SIENA – Il Complesso Museale Santa Maria della Scala accoglie un importante intervento di analisi e verifica del restauro del Manto del Cristo Morto, un tessuto di straordinario valore storico e artistico risalente al 1570. Il manufatto, proveniente da Penne, è da secoli protagonista della tradizionale Processione del Venerdì Santo della cittadina abruzzese.
L’operazione di restauro, curata dalle esperte Caterina Fineschi e Roberta Cappelli, avrà luogo nella Sala San Galgano e sarà aperta al pubblico nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, durante gli orari di apertura del museo. Si tratta della seconda revisione dell’intervento eseguito nel 2011 e già sottoposto a verifica nel 2016 dalle stesse restauratrici.
Un capolavoro di arte tessile
Realizzato in velluto nero di seta, il Manto è un’opera raffinata, impreziosita da ricami in oro e argento filato, cordoncini, lamine e seta. Secondo gli studiosi, il disegno originale risalirebbe al 1860 e sarebbe stato creato dall’artista abruzzese Salvatore Colapietro, mentre la realizzazione materiale sarebbe opera delle suore del Monastero di Santa Chiara di Napoli.
L’imponente tessuto, noto anche con il soprannome di “copertone” per via delle sue dimensioni (5,05 x 4,20 metri) e del peso di circa 70 kg, presenta una complessa decorazione simbolica legata alla Passione di Cristo. Sono presenti, inoltre, quattro medaglioni ricamati a punto raso e quattro cuscini decorati con la stessa tecnica.
Un’occasione unica per il pubblico
L’apertura al pubblico dell’intervento di restauro offre un’opportunità imperdibile per gli appassionati di arte e cultura, permettendo di osservare da vicino il delicato lavoro di conservazione. Questa iniziativa rientra nell’impegno del Complesso Museale Santa Maria della Scala nella valorizzazione e tutela del patrimonio storico e artistico.
L’intervento sarà visitabile fino ai primi di aprile.
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