BOLZANO – Il recente gesto della sindaca di Merano, che ha rimosso la fascia tricolore al momento del suo insediamento, ha scatenato nuove polemiche. Tra chi è intervenuto nella discussione c’è anche il noto giornalista Edoardo Raspelli, che da anni contesta il modo in cui i Primi Cittadini italiani indossano la fascia tricolore. Secondo Raspelli, la sequenza dei colori è spesso invertita rispetto a quanto stabilito dalla tradizione e dalla simbologia nazionale.
Una fascia da rivedere
«I sindaci italiani indossano il Tricolore al contrario» – è l’accusa lanciata da Raspelli. Il verde, il bianco e il rosso – i tre colori ufficiali della bandiera italiana dal 1797 – dovrebbero essere disposti in quell’ordine anche sulla fascia. Invece, nella maggior parte dei casi, si nota il rosso a sinistra, seguito dal bianco e infine dal verde, ovvero l’opposto.
A sostegno della sua tesi, Raspelli cita un’immagine storica conservata alla Fototeca Gilardi di Milano, dove si vede Carlo Cattaneo durante le Cinque Giornate con la fascia indossata correttamente. L’episodio dimostrerebbe che la consuetudine moderna è frutto di un errore e non della tradizione.
I sindaci che hanno ascoltato Raspelli
Il primo ad accogliere il suggerimento è stato il sindaco di Olgiate Olona (VA), Gianni Montano, che in occasione del 50° anniversario del ristorante Ma.Ri.na ha scelto di indossare la fascia in modo conforme alla corretta disposizione cromatica. Anche nomi noti come Piero Fassino e Felice Magnacca si sono distinti per aver seguito questa indicazione – almeno in alcune occasioni.
Non mancano però i casi ironici: lo stesso Raspelli ammette di aver indossato la fascia “sbagliata” celebrando un matrimonio, e racconta di come, da assessore alla cultura a Bresso, avesse individuato e corretto persino uno stemma comunale manipolato con un sole… sorridente.
Una questione di simboli
Per Raspelli, la questione va oltre il dettaglio estetico: si tratta di rispetto per i simboli della Repubblica. Il paragone con i sindaci francesi, che indossano il Tricolore con il blu a sinistra, dimostrerebbe che altrove esiste maggiore attenzione e coerenza.
Fonte: Edoardo Raspelli
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