FIRENZE – Si è conclusa con una doppia premiazione l’edizione 2025 di Alchimie, la storica rassegna teatrale giovanile giunta alla sua sedicesima edizione, promossa dal Comune di Figline e Incisa Valdarno. Nata come iniziativa locale al Teatro Garibaldi, nel tempo Alchimie ha saputo espandersi coinvolgendo diversi comuni della Città metropolitana di Firenze, come Campi Bisenzio, San Casciano Val di Pesa e, da quest’anno, anche Barberino Tavarnelle.
L’obiettivo della manifestazione è chiaro: valorizzare i percorsi teatrali giovanili, sostenendo laboratori scolastici e gruppi di giovani non professionisti che si confrontano con temi sociali, storici e umani attraverso il linguaggio del teatro.
I vincitori dell’edizione 2025
A distinguersi tra i sei spettacoli in gara sono stati due progetti.
L’Istituto Giorgio Vasari di Figline ha ottenuto il primo premio nella sezione Laboratori scolastici, con lo spettacolo “Di muro in muro”. Una rappresentazione intensa e multilivello che ha saputo unire parole, immagini e musica per raccontare le ferite lasciate dai muri, reali e simbolici, che separano popoli e storie: da Berlino al confine Israelo-palestinese, dal Mediterraneo alla barriera tra USA e Messico.
La giuria – composta da Isabella Valoriani, Andrea Malacuso, Iacopo Reggioli e Simone Martini – ha premiato lo spettacolo per la sua forza emotiva e la capacità di stimolare un confronto attivo con la realtà, incarnando pienamente lo spirito educativo e civile del progetto Alchimie.
Per la sezione Gruppi e laboratori teatrali formati da non professionisti, a vincere è stato invece il gruppo “Sempreverdi” de Il Lavoratorio, con lo spettacolo “Figli delle stelle”. Il lavoro, premiato anche con il Leorso d’oro 2025 – un’opera della visual artist fiorentina Luchadora, che ha celebrato simbolicamente la “sacra luce del teatro” – affronta il tema dell’adozione con delicatezza, ironia e grande rigore documentale.
Secondo la giuria, lo spettacolo ha saputo generare un forte coinvolgimento emotivo tra i giovani interpreti, restituendo una narrazione corale e consapevole su un tema complesso, affrontato con sensibilità e profondità.
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