“AzzardArte”: Mimmo Di Laora in Mostra a Castell’Azzara tra Scultura, Simboli e Onirismo

GROSSETO – Dal 23 agosto al 7 settembre 2025, Villa Sforzesca di Castell’Azzara ospita “AzzardArte”, un’importante mostra antologica dedicata a Mimmo Di Laora, artista e docente dalla lunga carriera formativa e creativa, a cura di Antonio Giordano.

Un viaggio tra tecniche e temi

Classe 1955, Di Laora ha attraversato città e linguaggi diversi: nato a Caserta, formatosi a Firenze e Napoli, docente a Brera e in vari licei artistici, vive oggi in ambito prenestino. La mostra presenta 51 opere realizzate tra gli anni ’90 e il 2025, mettendo in luce una ricerca articolata che abbraccia pittura, scultura, installazione e incisione.

La scultura tra tradizione e introspezione

Nelle sculture, emerge un virtuosismo tecnico che richiama la grande tradizione fiorentina e napoletana, con influenze da Vincenzo Gemito fino ai maestri del Quattrocento. Opere come La Flagellazione, La Deposizione o Elis, ragazzo sullo sgabello mettono in dialogo la forma classica con introspezioni psicologiche e atmosfere sospese.

Simbolismo, infanzia e antropocene

L’intero percorso espositivo si dipana lungo temi ricorrenti: l’infanzia e il gioco (trottola, yo-yo, barchette di carta), il sogno (scala di Giacobbe, la Luna, Sogni e Angeli), la memoria (Vesuvio, Pompei), e le urgenze ambientali (Silenzioso lamento del pianeta, Pinguino di Adelia). L’artista rilegge questi temi attraverso un linguaggio simbolico e onirico, che fa dell’opera d’arte un modo per interrogare il mistero dell’esistenza umana.

L’arte come svelamento del gioco della vita

Il titolo stesso della mostra, AzzardArte, suggerisce una riflessione sull’arte come gioco rischioso e profondo, in cui l’artista si confronta con i grandi temi della contemporaneità e del proprio vissuto. Il dado, presente in molte opere e nello stemma di Castell’Azzara, diventa simbolo del destino e dell’imprevedibilità, in una visione quasi dantesca della condizione umana.

L’inaugurazione è prevista sabato 23 agosto alle ore 17.30, con apertura giornaliera della mostra dalle 17 alle 20.


Fonte: Antonio Giordano

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