MESSINA – Con il concerto de Le Vibrazioni a Mazzarrà Sant’Andrea si è chiuso il “Borghi e Monti d’aMare Festival 2025”, un viaggio che ha abbracciato tredici comuni tirrenici e Lipari. La manifestazione, ideata e promossa dal Gal Tirrenico, ha messo in rete borghi, sapori e storie locali per costruire un vero brand culturale e territoriale.
Un itinerario tra musica e identità
La rassegna ha toccato luoghi suggestivi e diversi tra loro, proponendo eventi che hanno unito cultura e spettacolo. Castroreale ha aperto il festival con il prestigioso Jazz Festival, mentre Lipari ha ospitato la XX edizione di Eolie in classico con la partecipazione dello chef Lucio Bernardi. A Mazzarrà Sant’Andrea, “culla dei vivai”, la conclusione è stata segnata dal Festival degli Agrumi e dal concerto rock di Le Vibrazioni, che ha richiamato una grande folla.
Il filo conduttore della cucina
Elemento centrale del festival è stata l’enogastronomia, raccontata attraverso piatti pensati per ogni tappa dal resident chef Tindaro Ricciardo e dai suoi collaboratori. A Fondachelli Fantina, patria dei noccioleti, è stata proposta una brioche ai grani antichi con ricotta al finocchietto, nocciole tostate e ragù di cinghiale. A Oliveri, con vista sul mare, è nato un “Tacos Mediterraneo” con tonno tombarello e maionese al pomodoro. A Basicò, il protagonista è stato il formaggio tipico con una cheesecake alla provola locale e frutti di bosco. Ogni piatto ha rappresentato un tassello del mosaico identitario della fascia tirrenica.
Storie, memoria e comunità
Oltre al gusto, il festival ha dato spazio alla memoria collettiva e alle tradizioni. A Mazzarrà Sant’Andrea è stato ricordato lo scrittore Basilio La Rosa, autore di libri sulla storia del paese. A Merì, i riflettori si sono accesi sul patrimonio culturale e artistico locale, con un omaggio ai pittori Lorenzo Chinnici e Salvatore La Rosa. In ogni tappa non sono mancati talk show e momenti di confronto con amministratori e comunità, a dimostrazione di come la cultura possa diventare volano di crescita.
Un progetto che guarda avanti
Il Gal Tirrenico, guidato dal presidente Carmelo Pietrafitta e dal direttore Roberto Sauerborn, ha portato avanti il festival come parte di un più ampio Programma di Sviluppo Rurale, finanziato con circa 4 milioni di euro. L’obiettivo non è solo valorizzare le eccellenze locali, ma anche creare una rete stabile di collaborazione tra i comuni, aprendo ora le porte a nuove realtà: imprese, associazioni, organizzazioni del terzo settore e operatori culturali saranno chiamati a contribuire a un percorso che vuole trasformarsi in un marchio riconoscibile.
Il successo della manifestazione conferma che musica, tradizioni e sapori, se messi insieme, possono diventare strumenti di promozione territoriale capaci di attirare visitatori e di rafforzare l’identità di un territorio unico come il Tirreno messinese.
Fonte: Gal Tirrenico
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